Libro, 132 pp.
Immagini, foto uniche dentro e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali: il baule dei ricordi dei figli Emi, Manuel e Christian De Sica vengono esposti dal 1° ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 nei rinnovati locali della Galleria Modernissimo di Bologna per rileggere la vita e l'arte di un grande innovatore. La mostra, prodotta dalla Cineteca di Bologna, comprende una ventina di manifesti originali, circa 400 fotografie, video, costumi, documenti personali, gli Oscar che hanno suggellato i suoi film, fino alla bicicletta più famosa del cinema italiano. Oggetti che raccontano il Vittorio De Sica regista e attore, certamente, ma anche cantante e uomo di spettacolo a tutto tondo, così come il De Sica privato.
Il catalogo ripercorre il percorso della mostra: si parte dal primo successo con Mario Mattoli e la sua impresa di spettacoli Za Bum, alla popolarità raggiunta con le incisioni discografiche; il passaggio dagli anni Trenta tra teatro e cinema, agli anni Quaranta che lo vedono imporsi in tutto il mondo come padre del neorealismo con i quattro capolavori Sciuscià, Ladri di biciclette, Miracolo a Milano, Umberto D.; il rapporto con la politica (Andreotti in particolare) in un'Italia che cambia a cavallo degli anni Cinquanta; il sodalizio con Cesare Zavattini e quello con Sophia Loren e così seguendo il filo delle sue vite e dei suoi personaggi, fino a un'ultima sezione dove trova spazio una riflessione sulla sua immensa eredità artistica.
La sua opera, oltre che riflettere la carriera, a volte brillantissima, di un grande attore e regista, è anche lo specchio di un carattere che ebbe per qualità principale la generosità, la cordialità, la bontà, il sorriso; quel sorriso che ricordiamo non senza commozione.
Mario Verdone